Pubblicato il 7 agosto 2021 ore 13:45 da Admin
Pulizia e disinfezione sono per legge passaggi essenziali del processo di sanificazione delle industrie alimentari
Industrie alimentari: la pulizia prima di tutto
Quando si parla di industrie del settore alimentare, le normative danno primaria importanza all’igiene e alla sicurezza dei prodotti che arrivano ai consumatori finali per essere mangiati. Per legge, le aziende alimentari devono seguire dei protocolli rigidi per quanto riguarda la pulizia e la sanificazione di tutte le superfici che entrano in contatto con alimenti. Tali superfici devono essere: lavabili e sanificabili; lisce e senza pori in cui i microrganismi possano proliferare; realizzate con materiali non tossici.
Inoltre, il protocollo di pulizia deve essere svolto secondo procedure precise e deve essere presente nel piano haccp, disponibile a chiunque debba attuare le pulizie. Lo scopo principale è quello di ridurre il rischio e la diffusione di agenti patogeni.
Prima di analizzare le fasi principali di sanificazione delle industrie alimentari, è fondamentale capire qual è la differenza tra i termini pulizia, disinfezione e sanificazione
Differenza tra pulizia, disinfezione e sanificazione
Quando si parla di pulizie, soprattutto in settori particolarmente importanti come quello alimentare, non basta far sì che le superfici siano “pulite”: devono infatti anche essere disinfettate adeguatamente.
Le attività di pulizia sono quelle che riguardano le operazioni svolte per rimuovere polvere, sporcizia, residui da superfici, oggetti e ambienti circoscritti.
La disinfestazione, invece, riguarda i procedimenti atti a rendere sani tali ambienti attraverso la “distruzione” di microrganismi patogeni.
Infine, la sanificazione riguarda le operazione per rendere sani tali ambienti attraverso attività di pulizia e/o di disinfezione, migliorando quindi il microclima in generale.
Perciò la sanificazione contiene, nel suo significato, le fasi di pulizia e disinfezione. Nell’industria alimentare è fondamentale attuare prima la pulizia e dopo la disinfezione. Se infatti il prodotto disinfettante entra in contatto con superfici non pulite che presentano residui o macchie di sporco, l’azione disinfettante perde la sua forza e bisogna ricominciare.
Le 2 fasi di pulizia e disinfezione all’interno dell’industria alimentare
La sanificazione degli ambienti e delle superfici all’interno del settore alimentare avviene normalmente in 2 fase: quella di pulizia e detersione e quella di disinfezione.
Durante la prima fase, si utilizza un detergente per eliminare residui alimentari che sono rimasti dopo la lavorazione. E’ molto importante scegliere il prodotto giusto in base al tipo di residuo e di superficie che si sta pulendo. La superficie si ritiene pulita se è priva di residui, non è unta e non ha cattivi odori.
La seconda fase, quella della disinfezione, prevede operazioni che distruggano i batteri patogeni. Si possono usare prodotti chimici, come i cloroderivati, prodotti a base di iodio o che contengano alcool etilico. Bisogna anche in questo caso fare attenzione alla superficie su cui si sta lavorando, per evitare problemi derivati dai prodotti utilizzati, come corrosione o residui chimici.
Le variabili, nella pulizia dell’industria alimentare, sono davvero tante. Per questo è bene rivolgersi a professionisti del settore che possano lavorare velocemente, efficacemente e, soprattutto, con prodotti corretti che non creino danni non previsti.
Rossi Service si occupa di pulizie di industrie alimentari come salumifici e caseifici e di ogni altro tipo. Offre anche trattamenti sanificanti in camera bianca.
Contattateci per un preventivo o un sopralluogo.
Industrie alimentari: la pulizia prima di tutto
Quando si parla di industrie del settore alimentare, le normative danno primaria importanza all’igiene e alla sicurezza dei prodotti che arrivano ai consumatori finali per essere mangiati. Per legge, le aziende alimentari devono seguire dei protocolli rigidi per quanto riguarda la pulizia e la sanificazione di tutte le superfici che entrano in contatto con alimenti. Tali superfici devono essere: lavabili e sanificabili; lisce e senza pori in cui i microrganismi possano proliferare; realizzate con materiali non tossici.
Inoltre, il protocollo di pulizia deve essere svolto secondo procedure precise e deve essere presente nel piano haccp, disponibile a chiunque debba attuare le pulizie. Lo scopo principale è quello di ridurre il rischio e la diffusione di agenti patogeni.
Prima di analizzare le fasi principali di sanificazione delle industrie alimentari, è fondamentale capire qual è la differenza tra i termini pulizia, disinfezione e sanificazione
Differenza tra pulizia, disinfezione e sanificazione
Quando si parla di pulizie, soprattutto in settori particolarmente importanti come quello alimentare, non basta far sì che le superfici siano “pulite”: devono infatti anche essere disinfettate adeguatamente.
Le attività di pulizia sono quelle che riguardano le operazioni svolte per rimuovere polvere, sporcizia, residui da superfici, oggetti e ambienti circoscritti.
La disinfestazione, invece, riguarda i procedimenti atti a rendere sani tali ambienti attraverso la “distruzione” di microrganismi patogeni.
Infine, la sanificazione riguarda le operazione per rendere sani tali ambienti attraverso attività di pulizia e/o di disinfezione, migliorando quindi il microclima in generale.
Perciò la sanificazione contiene, nel suo significato, le fasi di pulizia e disinfezione. Nell’industria alimentare è fondamentale attuare prima la pulizia e dopo la disinfezione. Se infatti il prodotto disinfettante entra in contatto con superfici non pulite che presentano residui o macchie di sporco, l’azione disinfettante perde la sua forza e bisogna ricominciare.
Le 2 fasi di pulizia e disinfezione all’interno dell’industria alimentare
La sanificazione degli ambienti e delle superfici all’interno del settore alimentare avviene normalmente in 2 fase: quella di pulizia e detersione e quella di disinfezione.
Durante la prima fase, si utilizza un detergente per eliminare residui alimentari che sono rimasti dopo la lavorazione. E’ molto importante scegliere il prodotto giusto in base al tipo di residuo e di superficie che si sta pulendo. La superficie si ritiene pulita se è priva di residui, non è unta e non ha cattivi odori.
La seconda fase, quella della disinfezione, prevede operazioni che distruggano i batteri patogeni. Si possono usare prodotti chimici, come i cloroderivati, prodotti a base di iodio o che contengano alcool etilico. Bisogna anche in questo caso fare attenzione alla superficie su cui si sta lavorando, per evitare problemi derivati dai prodotti utilizzati, come corrosione o residui chimici.
Le variabili, nella pulizia dell’industria alimentare, sono davvero tante. Per questo è bene rivolgersi a professionisti del settore che possano lavorare velocemente, efficacemente e, soprattutto, con prodotti corretti che non creino danni non previsti.
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